Il patrimonio floro faunistico

Il bosco, che ricopre gran parte del parco risale ai primi anni del 1900: fino ad allora si trattava di un grande pascolo, culminante nelle vette della Cima Paradiso (o Cima Calolden) e del Coltignone. Sono state ormai quasi totalmente cancellate dalla vegetazione le tracce di antiche miniere – risalenti probabilmente a prima del 1200 – delle piste da sci attive fino agli anni ’80 e il trampolino, intitolato al canottiere e sciatore lecchese Nino Castelli, che fu per alcuni anni fra i più importanti dell’arco alpino.

Per scoprire il parco consigliamo un facile percorso ad anello che passa prima davanti alla Casa Museo, raggiunge la passerella panoramica del Belvedere, prosegue per il bivio del Coltignone fino alla Cima Paradiso per poi riscendere. La durata prevista del tracciato è di circa un’ora e mezza. Un’attenzione particolare meritano la flora e la fauna presenti nel parco. Ci sono faggi, abeti, ciliegi, larici, betulle, oltre a diverse specie di primule, campanule, orchidee e rari gigli. Potrai avvistare – se sarai fortunato e poco rumoroso – anche lepri, picchi, scoiattoli e cerbiatti e riconoscere altri abitanti del parco, che potrai riconoscere attraverso le loro tracce. Ricordati di tenere sempre i cani al guinzaglio!